Trasporto della Macchina di Santa Rosa
Viterbo
โค๏ธ Il ๐ ๐ฌ๐๐ญ๐ญ๐๐ฆ๐๐ซ๐ รจ il Giorno dei viterbesi, una giornata solenne in cui il significato religioso, la devozione alla #Santa Patrona si fonde con lo spettacolo unico e inimitabile del trasporto che li rende orgogliosi di appartenere alla cittร dei papi.
Unโattesa lunga 3 anni, a causa della pandemia, che non ha fatto altro che rendere ancor piรน trepidante la voglia di vivere lโevento, raccontarlo e riempirsene il cuore condividendo un sentimento comune che girando in questi giorni per la cittร si avverte in modo ancor piรน netto ed emozionante.
๐น Una giornata che ognuno vive a proprio modo scandendo mentalmente i tempi del percorso, i momenti topici delle soste e scegliendo come godersi al meglio la festa.
Magari scoprendo angoli autentici e suggestivi per vedere la โtorre che camminaโ come qualcuno lโha definita e farsi sorprendere dal crescente bagliore della sua luce che appare dal buio sovrastando tetti e abitazioni.
…e la si vive assieme ai propri eroi : i Facchini di ๐๐๐ง๐ญ๐ ๐๐จ๐ฌ๐.
Per loro settimane di preparazione, di attesa, di emozione che sfocia fragorosa attraverso i riti che si vivono il 3 settembre: il raduno, il “giro delle 7 Chiese”, la merenda-cena del tardo pomeriggio, l’arrivo al santuario col saluto sulla scalinata ai familiari, il passo incessante in formazione che li porta a ritroso verso la partenza, la benedizione in Articulo Mortis, il posizionamento sotto la macchina.
Fino ad arrivare al mitico โ๐๐๐๐๐ ๐พ๐๐ ๐พ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐โ seguito dal โ๐๐๐๐๐๐๐ผ๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐โ declinato in puro viterbese che รจ lo start di un’๐๐ฆ๐จ๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ lunga, suggestiva, emotivamente unica che appartiene sia al #viterbese che la vede da sempre che al turista che ne resta folgorato.
E poi la lunga marcia scandita dalla voce incitante del Capo Facchino che detta il passo in cui i #Facchini portano il peso fisico, gravoso, immenso della macchina sostenuti dalla propria forza ma aiutati in modo reale e decisivo dalla folla che partecipa, applaude, piange, incita incessantemente e la spinge lungo lโinsidioso percorso fatto di discese, soste, girate, strettoie, tratti difficili fino allโultima salita verso il santuario fatta non piรน marciando ma correndoโฆcome a voler sottolineare la forza di cui si รจ capaci quando รจ la fede e lโunione simbolica di tutta la cittร a sorreggere lโincredibile sforzo.
E lรฌ con gli occhi lucidi il percorso ha il suo termine, a suggellare un nuovo racconto, che si tramanda da decenni attraverso aneddoti e ricordi dei propri nonni, dei padri, di fratelli o semplicemente amici che orgogliosamente ne alimentano la tradizione rendendola immortale.
Uno spettacolo difficile da raccontare ma talmente suggestivo e grandioso da far dire a ๐ท๐๐๐ ๐ฎ๐๐๐๐๐๐๐ ๐ท๐๐๐๐ ๐ฐ๐ฐ guardando il trasporto speciale in suo onore โ๐๐๐ฅ๐๐ฏ๐ ๐ฅ๐ ๐ฉ๐๐ง๐ ๐๐ข ๐ฏ๐๐ง๐ข๐ซ๐ ๐ ๐๐ข๐ญ๐๐ซ๐๐จโโ
โฆรจ proprio cosรฌ, vale davvero la pena!
๐น Evviva Santa Rosa ! ๐น