Rocca dei Papi

- Montefiascone-

La Rocca dei Papi
Residenza pontificia

La Rocca di Montefiascone, edificata su preesistenze protovillanoviane (IX secolo a.C), si erge sul punto più alto del colle Falisco, area dotata, in epoca altomedievale, di fortificazioni lignee.

La Rocca dei Papi deve il suo nome alla presenza di numerosi pontefici, oltre trentasei, che dagli inizi del XIII secolo, alla seconda metà del XVI secolo, soggiornarono presso la fortezza.

Tra Medioevo e Rinascimento la Rocca divenne centro ecclesiastico ed istituzionale di grande rilevanza, svolgendo funzione di nobile residenza ed ospitando personaggi illustri, laici e religiosi.

Nel 1187 la fortezza , di proprietà del conte Ildebrandino, fu espugnata da due cardinali viterbesi, che costrinsero alla resa il conte, confiscando i suoi beni.

L’episodio segna l’inizio del dominio pontificio.

L'inizio del dominio pontificio

Patrimonio di San Pietro in Tuscia

Agli inizi del XIII secolo, papa Innocenzo III avviò i lavori di costruzione in opera muraria del castello.

Lo stesso pontefice designò la fortezza di Montefiascone sede del rettore del Patrimonio di San Pietro in Tuscia, una delle cinque province dello Stato della Chiesa.

Durante il pontificato di papa Paolo III Farnese, nella prima metà del XVI secolo, la Rocca fu smantellata e smilitarizzata.

A seguito di questa decisione, il palazzo subì un lento declino.

Al piano terra della Rocca dei Papi è allestito il Museo dell’Architettura di Antonio Sangallo il Giovane.

La smilitarizzazione

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