Necropoli Etrusche
Tarquinia
Tarquinia è una piccola cittadina del Lazio, situata tra Roma e Grosseto, che oltre a rappresentare un’attrazione turistica ben consolidata, è ricca di storia da raccontare, di arte da mostrare e di paesaggi da ammirare. A testimonianza del fatto che sotto il profilo storico c’è tanto da dire, vi sono i monumenti e le testimonianze vissute da tutti i turisti come un’esperienza unica nel suo genere. A scrivere la storia di Tarquinia sono stati gli etruschi, sebbene ecceda anche di aneddoti e particolari risalenti all’epoca medioevale. E’ sempre stata un polo attrattivo, forse perché si trovava nel centro dell’Etruria meridionale, vantava un clima mite, e una strategica posizione panoramica con vista sul mare.
La storia
Tarquinia è sempre stata una risorsa preziosa. Ma parte della sua ricchezza storica deriva dal Medioevo, quando, chiamata Corneto, aveva ormai acquisito prestigio dal punto di vista commerciale. Dal punto di vista economico, infatti, la sua posizione sul mare aveva reso polo attrattivo del commercio marittimo, trovandosi fra il Patrimonio di San Pietro ed il dominio longobardo di Matilde di Canossa.
Il museo
Se ti trovi a fare una vacanza da queste parti, non ti resta che andare a visitare il Museo che si trova nel meraviglioso palazzo Vitelleschi, eretto tra il 1436 ed il 1439 sotto il pontificato di Eugenio IV, per volontà del più illustre dei cittadini della medioevale Corneto, il Cardinale Giovanni Vitelleschi. Stesso l’edificio rappresenta un’attrazione monumentale e storica, emblema dell’arte rinascimentale laziale. Quando venne a mancare cardinale, il palazzo fu utilizzato come principesco alloggio dei Pontefici nelle loro soste a Corneto. Grazie al fatto che il patrimonio archeologico è bello corposo, la cittadina ha utilizzato questa sua grande risorsa a vantaggio dell’economia del paese. E infatti a partire dal 1800, le istituzioni iniziarono a promuovere numerose indagini archeologiche. Indagini che hanno portato alla costituzione di un Raccolta Comunale che, congiuntamente ad altre collezioni locali (collezione Bruschi), ha condotto alla felice costituzione di un Antiquarium. Nel 1924 nasce così il Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia che, al contrario di altre città etrusche (Cerveteri, Vulci), ha saputo conservare i resti delle necropoli etrusche e delle loro ricche risorse storiche.