La Faggeta vetusta dei Monti Cimini

Soriano nel Cimino

La Tuscia ha molto da offrire a chiunque voglia fare una vacanza da queste parti. Non è esclusa pertanto dal novero delle cose da vedere la Faggeta Vetusta dei Monti Cimini. Estesa per circa 1053 m rappresenta la vetta più alta della catena dell’Antiappennino laziale dei Monti Cimini. Si innalza maestosa nella Provincia di Viterbo, e ormai dal 2017 rientra nel patrimonio dell’Unesco. La meraviglia della faggeta laziale aiuta i visitatori ad instaurare un diretto rapporto con la natura, oggi di vitale importanza per tutti coloro che hanno smesso di godere a pieno di tutto ciò che la Terra ci offre. La faggeta di cui ci stiamo occupando è caratteristica perché arricchita da maestosi Faggi secolari considerati forse i faggi europei più alti. Ad alternanza con gli alberi troviamo invece delle caratteristiche pietre che rendono originale e caratteristico l’intero paesaggio. A fare da contorno sul tutto, ci sono molti sentieri ben delineati, che rievocano alla mente una pace di altri tempi.

Fauna e passeggiate

La presenza di certi alberi hanno permesso la proliferazione di un gran numero di animali selvatici. Ricordiamo ad esempio le lepri, il cinghiali, ricci, ghiri e gatti selvatici, nonché rapaci e picchi, e ne costituiscono un habitat fondamentale. Da visitare assolutamente anche perché ti permettono di sostare presso le panchine stanziate lungo i sentieri -in passato, ben segnalati dai soci della Sezione CAI (Club Alpino Italiano) di Viterbo. In pratica ti sentirai come catapultato in una favola, dove chi ama la natura e il silenzio potrà ritrovare sé stesso e la propria quiete interiore. Al contempo potrai effettuare lunghe escursioni o delle semplici passeggiate a piedi, ma anche in bici o a cavallo. Insomma avrai che fare lungo questi sentieri fatti di rocce e porte della torretta.

Il sasso Naticarello

Che dire infine sul Sasso Naticarello, detto anche più gergalmente dai cittadini di Soriano nel Cimino, “sasso mendicante”. Si tratta di una pietra ovale di quasi nove metri per sette, alto poco più di tre, che riesce a mantenersi in equilibrio su una base piccola di appoggio. E’ un masso di origine vulcanica, nata dall’aggregamento della lava eruttata dal Vulcano Cimino. Il masso si trova presso il parcheggio della Faggeta, come a voler salutare u visitatori. Perché questo nome? Perché nonostante il suo peso (250 tonnellate), usando un bastone, la pietra oscilla. Ancora oggi i turisti restano stupiti dal masso, pietra che illo tempore Plinio il Vecchio definì “miracolo della natura”.

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